La difficile posizione del genitore

Con questo breve racconto mi metto nei panni del genitore e delle sue difficoltà: essere sempre vigile e al di sopra delle situazioni e delle esperienze dei propri figli. La storia non spiega direttamente che cosa intendo, ma è proprio il senso nascosto che spero darà qualche input al lettore.

Bagattelle

Mentre stavano riposando su uno sperone roccioso, un Saggio e il suo discepolo videro due uomini che venivano assaliti dai banditi. Erano troppo lontani per intervenire e i ladri scapparono subito. Il Saggio e il suo discepolo raggiunsero il luogo in cui avevano visto i due mercanti e li trovarono che avevano ripreso, zoppicando, il loro cammino. Fasciarono le loro ferite e offrirono loro parte delle proprie scarse provviste. Il discepolo fu poi stupito nel vedere che il Saggio baciava la mano di entrambi.

“Maestro”, domandò, “perché baci la mano di quest’uomo?”.

“Perché egli, come ogni vero uomo, ha lottato contro i banditi, nonostante l’età avanzata, prima di fuggire”.

“Ma in questo caso”, continuò il discepolo, “non riesco a capire perché tu abbia baciato anche la mano dell’altro uomo. Dopotutto è fuggito e ha lasciato il più anziano a combattere da solo”.

“L’uomo più giovane non aveva bisogno del coraggio, perché aveva la consapevolezza della situazione. Egli sapeva due cose, che nessun altro dei presenti aveva percepito. Primo, che se avessero combattuto tutti e quattro, tre uomini avrebbero perso un occhio perché il combattimento avrebbe preso una piega diversa. Secondo, che il suo coraggio avrebbe suscitato in tutti gli altri un’ammirazione tale che non si sarebbero mai più liberati dalla dipendenza dall’emozione, e da quel momento in poi l’avrebbero cercata dappertutto, in amore e in guerra, nel commercio e nel crimine, nel giochi e nelle bagattelle. Avrebbero tutti interrotto il lavoro dello spirito” (potremmo dire: ‘il percorso di crescita).

(Racconti orientali)

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